A circa 14 Km in direzione sud, dall’ uscita per Pollina sull’autostrada Palermo-Messina, si trova il ridente borgo di Castelbuono, posto sulle pendici del colle Milocca a circa 423 metri sopra il livello del mare.
Castelbuono, fondato agli inizi del 1300 dalla famiglia Ventimiglia, Signori della Contea di Geraci, fa parte dei comuni dell’area del Parco delle Madonie.
Passeggiare per le sue affascinanti stradine è come tornare indietro nel tempo.
Da visitare:
– Il Castello, dove si può ammirare la sua architettura medievale e godere di una vista panoramica sui tetti del Borgo.
– La chiesa di Maria Santissima Assunta che è la vecchia chiesa matrice di Castelbuono.
– Un altro simbolo del Borgo è la Fontana della Venere Ciprea.
Le Madonie presso Castelbuono
Le Madonie presso Castelbuono
Castelbuono
Scorcio
Scorcio
Un modo ecologico per la raccolta dei rifiuti.
Via Sant’Anna
Via Sant’Anna
La porta da piazza Castello a Via Sant’Anna
La porta da piazza Castello a Via Sant’Anna
Castello dei Ventimiglia a Castelbuono
Castello dei Ventimiglia a Castelbuono
Castello dei Ventimiglia a Castelbuono
Castello dei Ventimiglia a Castelbuono
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Vista dal Castello
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Castello di Castelbuono, interno
Vista dal Castello
Vista dal Castello
Castello di Castelbuono, interno
Piazza Castello
Piazza Castello
La porta da piazza Castello a Via Sant’Anna
Via Sant’Anna
La porta da piazza Castello a Via Sant’Anna
Via Sant’Anna
Via Sant’Anna
Via Sant’Anna
La torre dell’orologio
La torre dell’orologio
Piazza Margherita
Piazza Margherita
Piazza Margherita
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
Chiesa di Maria S.S. Assunta – Matrice Vecchia – Interno
A circa 120 km da Palermo, sdraiato sul Monte Marone a 1000 metri sul livello del mare, troviamo il delizioso borgo di Gangi, un vero gioiello delle Madonie e della Sicilia. Gangi nel 2012 è stato nominato Gioiello d’Italia e nel 2014 è stato proclamato Borgo dei Borghi. Visitando il borgo si possono ammirare tutte quelle caratteristiche che lo rendono unico e si ha la sensazione di fare un tuffo nel Medioevo. Durante la visita si possono scoprire vicoli che ti riportano indietro nel tempo e ammirare moltissimi gioielli, con monumenti e chiese su tutti. Inoltre, a pochi chilometri dal centro di Gangi, si può visitare ed esplorare il Parco delle Madonie.
Da vedere:
– La chiesa madre del paese sorge sulla Piazza del Popolo, intitolata a San Nicolò, con il suo “belvedere” da dove si può godere di viste uniche sui tetti del paese e un panorama da sogno.
– La Torre dei Ventimiglia, antica torre feudale in stile tardo gotico, oggi campanile della adiacente chiesa madre.
– Il palazzo Bongiorno, una residenza nobiliare edificata per volontà del barone Francesco Benedetto Bongiorno, a partire dai primi anni ’40 del Settecento
– Il Castello di Ventimiglia, posto nel punto più alto del paese.
– Diverse chiese.
Geraci Siculo
Geraci Siculo
Geraci Siculo
L’Etna visto dalle Madonie nei pressi di Geraci Siculo, lungo la strada da Castelbuono a Gangi
L’Etna visto dalle Madonie nei pressi di Geraci Siculo, lungo la strada da Castelbuono a Gangi
L’Etna visto dalle Madonie nei pressi di Geraci Siculo, lungo la strada da Castelbuono a Gangi
L’Etna visto dalle Madonie nei pressi di Geraci Siculo, lungo la strada da Castelbuono a Gangi
Gangi vista da Geraci Siculo
Gangi (PA) con l’Etna sullo sfondo
Gangi (PA) con l’Etna sullo sfondo
Gangi (PA)
Chiesa San Paolo
Chiesa San Paolo, interno
Chiesa San Paolo, interno
Chiesa San Paolo, interno
Chiesa San Paolo, interno
Chiesa di San Giovanni Battista
Corso Umberto I°
Scorcio
Vista sulle Madonie
Vista sulle Madonie
Palazzo Bongiorno, interni
Palazzo Bongiorno, interni
Palazzo Bongiorno, interni
Palazzo Bongiorno, interni
Palazzo Bongiorno, interni
Palazzo Bongiorno, interni
Torre dei Ventimiglia
Torre dei Ventimiglia e Chiesa di San Nicolò (Duomo)
Fontana del Leone
Fontana del Leone
Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Cupola maiolicata della chiesa del SS. Salvatore
Cupola maiolicata della chiesa del SS. Salvatore
Cupola maiolicata della chiesa del SS. Salvatore
Panorama dal Belvedere del Duomo
Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Panorama dal Belvedere del Duomo
Torre dei Ventimiglia
Torre dei Ventimiglia
Torre dei Ventimiglia
Torre dei Ventimiglia
Torre dei Ventimiglia
Belvedere del Duomo
Uno scorcio
Piazza del Popolo, Statua di Giuseppe Salerno (Scultore)
Piazza del Popolo, Statua di Giuseppe Salerno (Scultore)
Piazza del Popolo, Statua di Giuseppe Salerno (Scultore)
Torre dei Ventimiglia e Chiesa di San Nicolò (Duomo)
Chiesa di San Nicolò (Duomo), interno
Chiesa di San Nicolò (Duomo), interno
Chiesa di San Nicolò (Duomo), la Pietà di Michelangelo Salvo
Chiesa di San Nicolò (Duomo), la Pietà di Michelangelo Salvo
Quasi a metà strada tra la costa tunisina (67 Km) e quella siciliana (85 Km.), in mezzo al mar Mediterraneo, sorge l’isola di Pantelleria, la più grande tra le isole satelliti della Sicilia con una superficie di 83 kmq, un perimetro di 51,5 km e un monte chiamato “Montagna Grande” di ben 863 metri di altezza.
L’isola viene definita “La perla nera” del mediterraneo per i colori che la contraddistinguono dovuti alle sue origini vulcaniche, origini che vengono evidenziate da fenomeni vulcanici secondari ancora presenti in diversi punti.
L’opera dell’uomo nel tempo ha finito col caratterizzare in modo evidente la conformazione del territorio. Per combattere contro vento e siccità, utilizzando la pietra lavica, sono stati costruiti i terrazzamenti con i tipici muretti a secco, i giardini panteschi, costruzioni circolari a protezione degli alberi di agrumi dai venti e i Dammusi, abitazioni con il soffitto a cupola per la raccolta dell’acqua.
Le strade dell’Isola sono molto strette e tortuose per cui si consiglia fortemente di percorrerle a bassa velocità prestando molta attenzione.
Cosa vedere a Pantelleria
Il Castello Barbacane
Il Castello Barbacane di Pantelleria sorge nelle vicinanze del vecchio porto e, assieme alle mura, aveva il compito di difendere l’isola
Acropoli di San Marco e Santa Teresa
L’Acropoli (città alta) si trovava sulle colline di San Marco e Santa Teresa, in Via Farchicalà, un luogo strategico per il controllo di tutta l’isola e in particolare del porto. Dai ritrovamenti si può pensare che si tratta di un luogo residenziale dell’antica città di Cossyra, vista, nei reperti trovati, la presenza di ceramiche e quella di cisterne idriche per la raccolta dell’acqua.
Lago Specchio di Venere
Spostandosi lungo la strada perimetrale, dall’abitato del Capoluogo verso est, dopo pochi chilometri, località Bugeber, si arriva al lago specchio di Venere, cratere spento di un antico vulcano, uno dei luoghi più affascinanti dell’isola. Il colore dell’acqua va dal verde chiaro al turchese e lungo la sponda meridionale si trovano sorgenti termali con acque calde cariche di zolfo.
Arco dell’Elefante
L’Arco dell’elefante è senza dubbio no dei simboli dell’isola di Pantelleria.Sembra la scultura di un elefante sdraiato nell’atto di girarsi verso sinistra, mentre immerge la proboscide nel mare.Si trova nei pressi di Cala Levante.
Parco archeologico dei Sesi
Con il nome “Sesi”, che in pantesco viene definito un qualunque mucchio di pietre, sono chiamate delle costruzioni presenti nelle contrade di Cimillia e Mursia, lungo la strada perimetrale che dal Capoluogo porta a Scauri.
Si tratta di monumenti sepolcrali a forma di tronco di cono sormontati da una cupola, costruiti circa 5000 anni fa.
Cala Sataria – Grotta di Sataria
Cala Sataria sorge sul tratto di costa sud occidentale dell’isola, lungo la strada perimetrale che dal Capoluogo porta a Scauri, A ridosso dalla Cala troviamo la Grotta di Sataria, grotta molto grande e leggendaria. Sembra fosse questa la grotta dove Ulisse incontrò la Dea Calipso. Qui sgorgano acque termali, famose fin dall’antichità per la cura dei dolori reumatici e artriti. L’acqua raggiunge i 40° e confluisce in due vasche, una delle quali comunicante col mare.
La Montagna Grande
Al centro dell’isola si trova la Montagna Grande con diversi percorsi che permetteranno di ammirare le bellezze dell’isola e di godere di panorami mozzafiato. Sulla cima, immersa nella vegetazione, si trova la grotta dei Briganti che merita una visita.
La Grotta di Benikulà
La Grotta di Benikulà o del “Bagno Secco” si trova lungo il costone della Montagna Grande, in contrada Sibà, località Benikulà. Si tratta di una vera e propria sauna naturale All’interno della grotta, attraverso una spaccatura della roccia fuoriesce del vapore che raggiunge i 40 gradi. La sauna è una Spa totalmente Gratuita.
Le favare di Pantelleria
A poca distanza da Rekhale, in via dei Soffioni, si possono ammirare le Favare, manifestazioni vulcaniche fatte di getti di vapore acqueo misto a minerali , che spuntano dal sottosuolo attraverso spaccature della roccia. Si arriva alle favare, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio dedicato e una passeggiata di circa 30 minuti.
Balata dei Turchi
La Balata dei Turchi sorge nell’area meridionale dell’isola detta anche “dietro l’isola”. Si tratta di imponenti scogliere alte fino a 300 metri. Il suo nome Balata, “Balat” deriva dall’arabo e vuol dire letteralmente “lastrone di pietra. Via terra si raggiunge percorrendo una strada stretta, tortuosa e dissestata, ma è proprio questa difficoltà la rende unica.
Martingana
Martingana si trova lungo il tratto di costa denominato “dietro l’isola” perché sul versante opposto rispetto al centro del paese. Luogo caratterizzato da un mare bellissimo, con fondali strepitosi. Purtroppo l’accesso al mare non è semplicissimo quindi sono consigliate scarpe chiuse sia per raggiungere la scogliera e scarpe da scoglio per l’accesso in mare.
Il lungomare di Pantelleria Capoluogo.
Pantelleria Capoluogo.
Pantelleria Capoluogo.
Dammuso. e Sesi Grande.
Tramonto dai Sesi.
Dammuso.
Sesi Grande.
Sesi Grande.
Sesi Grande.
Tramonto dai Sesi.
Dammuso.
Sesi Piccolo.
Tramonto dai Sesi.
Costa
Grotta di Sataria-
Grotta di Sataria-
Grotta di Sataria-
Grotta di Sataria-
Cala Sataria
Tramonto.
Arcobaleno su Pantelleria-
Dammuso.
Costa in una giornata ventosa.
Cala Tramontana
Cala Tramontana
Cala Tramontana
Cala Tramontana
Cala Tramontana
Cala Tramontana
Cala Levante.
Cala Levante.
Cala Levante.
L’arco dell’Elefante.
L’Arco dell’Elefante.
L’Arco dell’Elefante.
Cala Levante e Faraglione di Tracino.
Cala Levante e Faraglione di Tracino.
L’Arco dell’Elefante.
Faraglione di Tracino.
Cala Levante.
L’Arco dell’Elefante.
L’Arco dell’Elefante.
Stradina tipica.
L’Arco dell’Elefante.
Arco dell’elefante.
Arco dell’elefante.
Arco dell’elefante.
Arco dell’Elefante e Faraglione di Tracino.
Arco dell’elefante.
Cala Levante e Faraglione di Tracino.
Cala Levante e Faraglione di Tracino.
Cala Levante e Faraglione di Tracino.
Lo Specchio di Venere.
Lo Specchio di Venere.
Lo Specchio di Venere.
Lo Specchio di Venere.
Tipica coltivazione dell’ulivo.
Lo Specchio di Venere.
Lo Specchio di Venere.
Tipico giardino pantesco.
L’Acropoli.
L’Acropoli.
L’Acropoli.
L’Acropoli.
L’Acropoli.
La costa tunisina vista dall’Acropoli.
La costa tunisina vista dall’Acropoli.
Pantelleria Capoluogo vista dall’Acropoli.
Pantelleria Capoluogo vista dall’Acropoli.
Il porto di Pantelleria visto dall’Acropoli.
Tramonto.
Il Capoluogo di notte.
Pantelleria Capoluogo, il lungomare.
Pantelleria Capoluogo, il lungomare.
Pantelleria Capoluogo.
Il Castello Barbacane.
Pantelleria Capoluogo.
Pantelleria Capoluogo.
La costa in una giornata ventosa.
La costa in una giornata ventosa.
Dietro l’isola.
Dietro l’isola.
Balata dei Turchi.
Balata dei Turchi.
Balata dei Turchi.
Balata dei Turchi.
Balata dei Turchi.
Balata dei Turchi.
La costa dietro l’isola nei pressi di Balata dei Turchi.
La costa dietro l’isola nei pressi di Balata dei Turchi.
Costa dietro l’isola nei pressi del Faro di Punta Limarsi.
Faro Dietro l’Isola o Faro di Punta Limarsi
Costa dietro l’isola nei pressi del Faro di Punta Limarsi.
Costa pantesca sferzata dal vento.
Costa pantesca sferzata dal vento.
Costa pantesca sferzata dal vento.
Dammuso con tipico giardino pantesco.
Le Favare.
Le Favare.
Le Favare.
Vista dalle Favare.
Le Favare.
Dietro l’isola nei pressi di Scalette.
Dietro l’isola nei pressi di Scalette.
Dietro l’isola nei pressi di Scalette.
Dietro l’isola nei pressi di Scalette.
Porto di Scauri, in attesa del concerto di Venditti.
Porto di Scauri, in attesa del concerto di Venditti.
Scauri, il Kayà Kayà – Bar del Porto
Inizio del concerto di Venditti.
Venditti in concerto a Pantelleria.
Venditti in concerto a Pantelleria.
Venditti in concerto a Pantelleria.
Gadir.
Gadir.
Gadir.
Gadir.
Gadir.
Gadir.
Gadir.
Montagna Grande.
Panorama dalla cima di Montagna Grande.
Monte Gibele visto dalla cima di Montagna Grande.
Montagna Grande.
Montagna Grande.
Montagna Grande.
Montagna Grande, l’Ingresso della Grotta dei Briganti
La Grotta dei Briganti.
La Grotta dei Briganti.
Montagna Grande.
Montagna Grande.
Montagna Grande.
Montagna Grande.
Panorama dalla cima di Montagna Grande.
Montagna Grande.
Panorama dalla cima di Montagna Grande.
Panorama dalla cima di Montagna Grande.
Martingana, il porticciolo.
Martingana.
Martingana.
Martingana.
Martingana.
Martingana.
Martingana.
Martingana.
Martingana, il porticciolo.
Terrazzamenti.
Pantelleria Capoluogo.
Pantelleria Capoluogo.
Pantelleria Capoluogo.
Appena lasciato il porto di Pantelleria Capoluogo.
Selinunte era un’antica città posizionata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, nei pressi della foce del fiume Belice.
Il parco archeologico di Selinunte, attualmente più grande d’Europa, è divisibile nelle seguenti aree: La collina Gàggera, L’acropoli, La collina Manuzza, La collina orientale e Le necropoli.
L’impianto urbano dell’acropoli è suddiviso in quartieri da due strade principali che si incrociano ad angolo retto e sono presenti i resti di alcuni templi insieme ad altre costruzioni secondarie, mentre altri tre templi, precisamente il Tempio E o Tempio di Hera, il Tempio F e il Tempio G o Tempio di Zeus si trovano sulla collina orientale poco lontana.
Sulla collina orientale è presente, inoltre, un piccolo Museo.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio E o Tempio di Hera.
Parco archeologico di Selinunte.
Tempio G o Tempio di Zeus.
Tempio C di Apollo
Tempio G o Tempio di Zeus.
Tempio G o Tempio di Zeus.
Tempio G o Tempio di Zeus.
Parco archeologico di Selinunte.
Pozzo.
Tempio C di Apollo
Parco archeologico di Selinunte.
Tempio C di Apollo
Tempio G o Tempio di Zeus.
Tempio G o Tempio di Zeus.
Parco archeologico di Selinunte.
Tempio G o Tempio di Zeus.
Tempio G o Tempio di Zeus.
Tempio F e Tempio E o Tempio di Hera.
Tempio F e Tempio E o Tempio di Hera.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Tempio E o Tempio di Hera.
Parco archeologico di Selinunte.
Le Mura.
Le Mura.
Marinella di Selinunte vista dal parco Archeologico.
Segesta è una antica città di origini Elime che si trova nella parte nord-occidentale della Sicilia.
Sul Monte Barbaro, si trovano i resti della vecchia città che fanno parte del Parco Archeologico di Segesta. All’interno del parco, si possono ammirare un tempio in stile dorico e un teatro di età ellenistica, in parte scavato nella roccia della collina.
Il tempio, anche denominato “Tempio Grande”, è stato costruito sulla cima di una collina, fuori dalle mura della città.
Il teatro, costruito sulla cima più alta del Monte Barbaro, poteva contenere circa 4000 persone e permette di godere della splendida vista sul golfo di Castellammare, con lo sguardo che può spaziare a perdita d’occhio dal mare alle colline e far sognare lo spettatore.
Le Cave di Cusa si trovano nel territorio di Campobello di Mazara, precisamente a 13 km a nord-ovest del Parco Archeologico di Selinunte, del quale fanno parte.
Si tratta di cave di pietra dove veniva estratto il materiale per costruire Selinunte.
Si possono riconoscere e seguire le varie fasi di lavorazione: dalle prime incisioni circolari, fino ai blocchi cilindrici finiti che attendevano soltanto di essere trasportati.
Oggi, possiamo osservare tutte le fasi lavorative, perché probabilmente nel 490 a.c. c’è stato l’attacco dell’esercito cartaginese che ha causato la repentina fuga dei cavatori, degli scalpellini e degli operai addetti.
Il Castello della Colombaia fu costruito ai tempi della prima guerra punica quale baluardo a difesa dell’ingresso del porto, successivamente fu adibito a luogo di reclusione e rimase tale fino all’anno 1963.
Cornino (TP), Lo sbarco della Madonna di Custonaci
A Custonaci (TP), la settimana che precede l’ultimo mercoledì di agosto, viene festeggiata Maria SS. di Custonaci. Il lunedì viene riproposta la rievocazione storica dello sbarco della Madonna presso la cala della baia di Cornino. Una tavola cinquecentesca, raffigurante la Madonna e il bambin Gesù, trasportata da un veliero seguito da uno stuolo di barche, viene consegnata a pescatori locali su una barchetta e portata sulla terra ferma. Un momento molto affascinante e suggestivo, da vivere assolutamente.
A ovest di Agrigento si trova il paese di Realmonte, dove si può ammirare lo spettacolo naturale della Scala dei Turchi, un’insolita scogliera bianca a scalini che si affaccia su spiagge sabbiose.
Agrigento, città collinare a ridosso della costa sudoccidentale della Sicilia, è famosa per le rovine dell’antica città di Akragas e per la Valle dei Templi, un vasto sito archeologico con templi greci conservati molto bene.
La valle dei Templi
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Castore e Polluce.
Agrigento, Chiesa di San Nicola.
Agrigento, Oratorio di Falaride – Valle dei Templi.
Agrigento, Oratorio di Falaride – Valle dei Templi.
Agrigento, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Agrigento, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Agrigento, Oratorio di Falaride – Valle dei Templi.
Agrigento, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Agrigento, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Agrigento, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Agrigento, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Castore e Polluce.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Castore e Polluce.
Agrigento, Valle dei Templi, Il Telamone.
Agrigento, Valle dei Templi, Il Telamone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Capra girgentana.
Agrigento, Valle dei Templi, Capra girgentana.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Icaro e Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi,.
Agrigento, Valle dei Templi,.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi,.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone – Jan Fabre “L’uomo che dirige le stelle”.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Giunone.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Icaro e Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Icaro e Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio della Concordia.
Agrigento, Valle dei Templi, la Necropoli.
Agrigento, Valle dei Templi, la Necropoli.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Ercole.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Castore e Polluce.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Castore e Polluce.
Agrigento, Valle dei Templi, Tempio di Castore e Polluce.
Marzamemi è un piccolo Borgo di origine marinara in provincia di Siracusa.
Di fronte al borgo si trovano due isolette di cui la più piccola è completamente occupata da un elegante villino di proprietà della famiglia del Prof. R. Brancati.
Gli abitanti del borgo sono tutti dediti alla pesca.
Piazza Regina Margherita, la piazza del paese, è attorniata da casette di pescatori e su di essa si affacciano due chiese, una vecchia e una nuova, tutte e due dedicate a San Francesco di Paola, protettore della borgata, e il Palazzo del Principe di Villadorata, proprietario della tonnara.